Nato nel 1460 a Savona Morto nel 1521 a Napoli all'età di 61 anni
Fu nominato, nel 1477, giovanissimo, cardinale di S. Giorgio al Velabro da papa Sisto IV. L'anno successivo, trovandosi nella chiesa di Santa Maria del Fiore a Firenze ospite dei Pazzi, fu testimone dell'assassinio di Giuliano e del ferimento di Lorenzo de' Medici. Per questo fu coinvolto indirettamente nella Congiura dei Pazzi e fu per un breve periodo in carcere. Fu un amante delle arti e un grande mecenate. Ebbe rapporti con Melozzo da Forlì, Raffaello e si deve principalmente a lui l'inizio dell'attività di Michelangelo a Roma. Legò il suo nome, a Roma, alla costruzione della Basilica di San Lorenzo in Damaso e del circostante palazzo, detto poi della Cancelleria. Nel 1517, coinvolto nuovamente in intrighi politici, accusato di aver partecipato alla congiura preparata dal cardinale Alfonso Petrucci e da altri cardinali contro Leone X, fu imprigionato in Castel Sant'Angelo. Liberato successivamente, per non essere stata sufficientemente provata la sua colpevolezza, si ritirò nel 1520 a Napoli, dove morì l'anno successivo.