Nato nel 1267 a Vespignano Morto nel 1337 a Firenze all'età di 70 anni
Pittore e architetto italiano di larga fama, è uno dei più grandi protagonisti del gotico europeo e l'artefice del rinnovamento dell'arte figurativa tra Duecento e Trecento assieme agli scultori Nicola e Giovanni Pisano e ad Arnolfo di Cambio. Nacque da una famiglia di contadini. Un aneddoto racconta che, la "scoperta" del giovane pittore avvenne da parte di Cimabue che lo vide intento a ritrarre una pecora; stupito dalla sua bravura chiese al padre di poterlo condurre con sé a Firenze nella sua bottega. I contemporanei capirono subito l'importanza della sua pittura, considerata una novità rispetto al conservatorismo bizantino. Lavorò in molte città italiane fra cui Roma, Rimini, Bologna, Napoli e Milano ma solo una piccola parte della sua vastissima produzione è giunta sino a noi. Gli esordi di Giotto sono poco conosciuti e dibattuti. La testimonianza più' importante della sua attività giovanile sono gli affreschi della cattedrale di Assisi che risalgono al 1296 quando il nuovo ministro generale dei Francescani gli affidò l'incarico di dipingere nella chiesa superiore nella parte inferiore della navata il ciclo delle Storie di San Francesco. Nel 1300 Giotto si recò a Roma chiamato dal papa Bonifacio VIII in occasione del giubileo. Vi dipinse un affresco nella Basilica di San Giovanni in Laterano con la scena del papa che indice il giubileo. Inoltre compose un mosaico per la facciata di San Pietro con la Navicella degli Apostoli. Delle due opere purtroppo rimane ben poco, in quanto si trovano in un pessimo stato di conservazione e pervenute in maniera frammentaria per i vari rifacimenti delle due chiese. Nel 1311 è a Firenze dove esegue i capolavori: la Madonna in Maestà nella chiesa di Ognissanti (oggi agli Uffizi, Firenze) e il Crocifisso di Santa Maria Novella. Al primo e al secondo decennio del Trecento sono datati gli affreschi della Cappella della Maddalena e del transetto della basilica inferiore di Assisi, in buona parte eseguiti da collaboratori, e gli affreschi con Storie di San Giovanni Battista e di San Giovanni Evangelista nella cappella Peruzzi in Santa Croce, a Firenze. Non oltre il 1328 sono databili gli affreschi con le Storie di San Francesco dipinti nella cappella Bardi in Santa Croce a Firenze. Giotto tornò a Roma più volte richiamato dalle importanti commissioni che sua fama gli procurava, ma quasi nulla rimane delle sue opere. Trascorse gli ultimi anni lavorando come architetto, quasi sempre a Firenze dove, nel 1334, viene nominato capomastro dell'opera del Duomo di Firenze per la realizzazione del campanile di Santa Maria del Fiore. Diresse i lavori fino alla costruzione dell'ordine inferiore con i bassorilievi. Morì nel 1337 a Firenze e venne sepolto in Santa Reparata con una cerimonia solenne.