La chiesa, eretta per ospitare sull’altare maggiore una Madonna con Bambino staccata dal muro di un orto (da cui il nome), fu terminata a metà del Cinquecento da Guidetto Guidetti. Se la facciata cinquecentesca, iniziata dal Vignola e terminata da Francesco da Volterra, rivela ancora oggi intatte le sue forme, l’interno rinascimentale è stato invece per buona parte mascherato dalla vivace decorazione barocca, che incornicia le preziose pitture cinquecentesche dell’abside, opera degli Zuccari, e quelle del Baglione, che affrescò le pareti del presbiterio e di alcune cappelle laterali.
(Pittore) con gli affreschi "Presentazione di Maria Vergine al Tempio" e "Nascita di Maria Vergine" databili nel periodo 1598 - 1599, gli affreschi "Martirio di san Bartolomeo", "Martirio di san Giacomo Maggiore" e "Madonna con Bambino, san Giacomo Maggiore, san Bartolomeo e santa Vittoria" del 1630, con i dipinti "San Bonaventura da Bagnoregio", "Sant'Antonio da Padova" e "San Sebastiano curato dagli angeli" del 1624, con i dipinti "San Carlo Borromeo assiste gli appestati", "Madonna con Bambino, sant'Ambrogio, san Carlo Borromeo e san Bernardino da Siena" e "Sant'Ambrogio flagella gli eretici" del 1641
Giuseppe Ranucci (Pittore) con i dipinti "San Giovanni Battista predica nel deserto" e "Decapitazione di san Giovanni Battista" del 1779.
Nicolò Martinelli (Pittore) con gli affreschi "Salita di Cristo al monte Calvario" e "Deposizione di Cristo dalla croce" databili nel periodo 1590 - 1595.
Anonimo (Pittore) con l' affresco "Sposalizio di Maria Vergine" databile nel periodo 1557 - 1560.
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