E' situata nel centro storico di Roma in prossimità di piazza di Spagna.
Nel XII secolo la chiesa si trovava fuori dall’abitato tanto da ricevere il nome di Sant’Andrea de Hortis, cioè “degli Orti” in seguito cambiato in “de Fractis”, ossia “delle Fratte”.
L’edificio venne interamente ricostruito per conto del marchese Del Bufalo, agli inizi del Seicento da Gaspare Guerra e ultimato dal Borromini a metà dello stesso secolo.
Vi sono sepolti:
Marianna Del Bufalo Caffarelli, R. Shadow
Agli interventi di Borromini si devono l’abside semiellittica, il tamburo della cupola, rimasta incompiuta, e l’originalissimo campanile, a struttura quadrangolare a due ordini, che è possibile ammirare da via Capo le Case.
L’interno, a una sola navata con volta a botte, conserva fra le altre opere due bellissimi angeli realizzati dal Bernini che la tradizione vuole acerrimo avversario del Borromini. Scolpiti tra il 1668 e il 1669 per la decorazione di Ponte Sant’Angelo, furono trasportati qui per salvarli dalle intemperie.
Da una delle cappelle laterali si accede al chiostro dell’attiguo convento dei Minimi in cui si possono ammirare le lunette affrescate con Storie di san Francesco di Paola.