Partendo dalle rovine di Circo Massimo si raggiungono alcune antiche chiese del colle Aventino. L'Aventino rappresenta l'estrema periferia della città antica, tanto che vi si trova una delle più singolari costruzioni sepolcrali romane: la Piramide di Caio Cestio inglobata due secoli dopo la sua edificazione nella cerchia muraria aureliana. E' sede di alcune fra le più prestigiose chiese medievali cariche di storia e ricche di tesori d'arte: Santa Sabina, Santa Prisca, Santi Bonifacio e Alessio, San Saba.
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Rimane ormai l’ultimo ed unico esempio di mausoleo a forma di piramide ispirato alle mode orientali diffusesi a Roma nel 30 a.C., dopo la conquista dell’Egitto
Sorge sul luogo dove, nel 575, san Gregorio Magno trasformò la propria casa in un monastero. A sinistra della chiesa ci sono tre oratori a memoria del monastero di san Gregorio
La chiesa di S. Prisca, sorge sul luogo di una casa romana che secondo la leggenda avrebbe ospitato S. Pietro. Conserva nella cripta un capitello cavo usato dallo stesso apostolo per battezzare Santa Prisca
La basilica di Santa Sabina, oggetto di ripetuti restauri, è una delle chiese paleocristiane più antiche e meglio conservate in Roma, giunta sino a noi pressoché intatta nelle sue forme originarie, restituite al primitivo splendore nel Novecento, dopo un restauro volto ad eliminare le sovrastrutture costruite nel Cinquecento da Domenico Fontana
Dette anche Antoniane potevano ospitare contemporaneamente 1700 persone. Grandiose e importanti nell'antichità, ancora oggi si rimane colpiti dai resti di quell'antico splendore