E' uno dei rioni più popolati e ricchi della città di Roma. Appartengono al rione due piazze d'importanza notevole: Piazza Navona e Campo de' Fiori.
Ricco di monumenti sin dall’antichità (vi si trovavano lo Stadio di Domiziano e l’Odeon e il Teatro di Pompeo), il rione deve il suo nome ai resti murari di una di queste costruzioni ("paries", in latino, che vuol dire appunto "muro" o "parete").
Il quartiere, vide numerose opere di rimaneggiamento nel corso dei secoli. Sotto Sisto IV fu attuata una lunga serie d’interventi urbanistici ed edilizi a partire dalla costruzione della via Papalis e della via Florida, che permettevano un più rapido defluire dei pellegrini in visita a San Pietro e un più agevole lo spostamento del pontefice dal Vaticano alla basilica di San Giovanni in Laterano.
Il nuovo tessuto urbano, cominciò ad attrarre l’attenzione delle famiglie patrizie, che presero ad erigervi le proprie sontuose dimore e a differenza di altre zone della città, questo rione non si spopolò mai, anzi, era uno dei più densamente abitati dell’intera Roma.
Fu tuttavia intorno al XV secolo che esso visse il suo momento di massimo splendore, uno splendore che assunse le forme del Rinascimento, che qui dette alcuni dei suoi esiti più felici. Venne pavimentata piazza Campo de' Fiori, la quale diventò un primario centro di commercio, poi spostato nel secolo successivo presso Piazza Navona, che per la sua ampiezza offriva maggior possibilità di traffico. Lo spostamento del mercato in piazza Navona richiamò un gran numero di artigiani che insediarono le loro botteghe nelle strade adiacenti alla piazza.
Alle spalle di piazza Navona, nelle vicinanze del rione, le numerose colonie straniere presenti a Roma cominciarono a costruire chiese ed ospizi per il ricovero dei connazionali: Santa Maria dell’Anima (chiesa dei tedeschi), San Giacomo degli Spagnoli (oggi Nostra Signora del Sacro Cuore), San Luigi dei Francesi, Sant’Antonio dei Portoghesi, San Nicola dei Lorenesi.
La numerosa presenza “internazionale” nel rione determinò la nascita di numerosi alberghi e locande in cui potevano trovare alloggio sia i pellegrini sia le personalità politiche legate alla Curia romana, per la presenza nel rione del Palazzo della Cancelleria.
Con la sistemazione di piazza Navona, che dall'epoca barocca in poi diventerà una delle perle dell'arte e dell'architettura universale grazie al genio di Gianlorenzo Bernini, il rione assunse la sua definitiva fisionomia, che solo gli interventi urbanistici più recenti, culminati nell’apertura di corso Vittorio e di corso Rinascimento, riuscirono solo parzialmente a mutare.
Oggi il rione Parione è luogo di ritrovo per milioni di turisti.