Il rione Esquilino, creato nel 1870 all’epoca della proclamazione di Roma capitale, occupa le pendici orientali dell’omonimo colle, il cui nome, derivato dal latino excolere, ossia “abitare fuori”, indicava il suo stato di sobborgo esterno alla cerchia muraria, adibito ad uso prettamente cimiteriale. Tale utilizzo proseguì almeno sino all’età augustea, quando la zona venne annessa alla città e trasformata in quartiere residenziale abitato dai ricchi esponenti della corte imperiale. Con la decadenza di Roma i verdeggianti declivi del colle s’inselvatichirono, le ville patrizie sparirono e la zona cadde in decadenza. Il luogo si rivelò tuttavia propizio per la fondazione di chiese e monasteri. Sorse qui una delle quattro basiliche giubilari maggiori, Santa Maria Maggiore, edificata sulla cima dell’Esquilino in corrispondenza della zona di una nevicata miracolosa, verificatasi nell’agosto del 356 e predetta in sogno dalla Vergine a papa Liberio. Per tutto il Medioevo il rione mantenne la sua fisionomia di spazio verdeggiante costellato da chiese e conventi. Con la seconda metà del XVI secolo l’Esquilino conobbe una sorta di rinascita dal punto di vista urbanistico con la creazione, sotto Sisto V, di una fitta rete viaria che aveva uno dei suoi fulcri proprio in Santa Maria Maggiore, verso la quale confluivano da una parte la strada Felice, che la congiungeva con Trinità dei Monti, dall’altra via Merulana (iniziata da Gregorio XIII per il giubileo del 1575), che invece la collegava alla vicina basilica di San Giovanni in Laterano. Sull’esempio della villa fatta costruire a ridosso del colle dallo stesso Sisto V, sorsero in seguito altre ville dotate di grandi giardini che sino all’Ottocento costituirono un’ininterrotta fascia a ridosso delle Mura Aureliane, che il piano regolatore per Roma capitale demolì una ad una costruendo al loro posto, secondo una pianta a scacchiera, i nuovi isolati costituiti da palazzi in stile classicista tipici dell’architettura dell’epoca. Le strade principali del rione sono: via gioberti ; via merulana : ampia strada di collegamento con piazza San Giovanni; piazza vittorio emanuele ii : comunemente chiamata Piazza Vittorio, unica nel suo genere a Roma, completamente porticata secondo lo stile piemontese; via marsala. Appartiene al rione la stazione Termini.
Per le sue grandi dimensioni è stato uno dei monumenti più espressivi delle vedute di Roma fino a che gli scempi moderni lo hanno relegato tra i binari del ... Dista 334 metri