Sorge in
piazza della repubblica all’interno delle
Terme di Diocleziano.
La chiesa fu costruita nel 1561 ad opera di
Michelangelo Buonarroti su commissione di papa
Pio IV per volontà di Antonio Lo Duca, un sacerdote siciliano devoto al culto degli angeli. I lavori proseguirono dopo la morte di Michelangelo sotto la direzione di Jacopo Del Duca.
La chiesa michelangiolesca a croce greca aveva l'orientamento perpendicolare all’attuale, per cui l’attuale lunghissimo transetto, di ben 90 metri, era in origine la navata principale.
Nel 1750 fu effettuata una ristrutturazione generale a opera di
Luigi Vanvitelli che ne modificò l’orientamento.
L’attuale ingresso su piazza della Repubblica è dovuto ai restauri del 1911 che hanno abbattuto la facciata concepita dal Vanvitelli e rimesso in luce la muratura antica delle terme.
Vi sono sepolti:
Carlo Maratta, Giovanni Angelo Medici detto "Pio IV", Paolo Parisi, Salvator Rosa detto "Salvatoriello"
Da
piazza della repubblica si entra dapprima in un'aula rotonda a cupola, dove sono conservati quattro monumenti funebri, poi in un ampio corridoio ed infine si accede al lunghissimo transetto contenente numerose opere artistiche fra cui le 8 grandi pale che furono trasferite dalla basilica di S. Pietro, dove andavano rovinandosi per l’umidità e dove furono sostituite da copie in mosaico. Altre pitture andarono a decorare le ulteriori parti della chiesa, fra cui il Martirio di san Sebastiano del Domenichino e il Battesimo di Gesù del Maratta (la cui tomba si trova nel vestibolo), che adornano il presbiterio.
Nel braccio a destra si trova la famosa e bella meridiana del 1702, tracciata sul pavimento, voluta da Papa
Clemente XI e realizzata da
Francesco Bianchini e le tombe di eroi della 1° guerra mondiale.
Nel braccio a sinistra, alla parete sinistra, si trovano due splendide tele: "la Caduta di Simon Mago" del Batoni del 1755 e "la Messa di S. Basilio" di
Pierre Subleyras datata 1743-1747.
Alla testa del transetto ci sono due cappelle che, edificate nel Settecento, chiusero due dei tre ingressi concepiti da Michelangelo, la Cappella di San Brunone e quella del beato Albergati. Nella cappella di San Brunone (a sinistra) troneggia un organo donato nel 1998 dal comune di Roma.