Categoria: basiliche Data: 1479 / 1483 Periodo: Quattrocento (Caratterizzato dall’introduzione della particolarità ottico-geometrica nota con il nome di "prospettiva")
Orario: tutti i giorni dalle ore 7.30 alle 12.30 e dalle ore 16.00 alle 18.30 (durante la S. Messa non è possibile visitare la chiesa) Ingresso: Gratuito Telefono: 0668801962
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E' la chiesa quattrocentesca (dopo S. Maria del Popolo) più importante e ricca di opere d’arte
Si trova nei pressi di Piazza Navona. La chiesa fu edificata a partire dal 1296 e portata a termine nel 1420 ma l'aspetto attuale è dovuto alla ricostruzione del 1479 ad opera di Jacopo di Pietrasanta voluta dal cardinale d’Estouteville. La nuova e più maestosa chiesa fu rapidamente completata nel 1483. Tra il 1756 e il 1761 Luigi Vanvitelli trasformò radicalmente l'interno della chiesa, demolì la cupola rinascimentale e abbassò il campanile quattrocentesco. Nel 1856 Pietro Gagliardi realizzò la decorazione pittorica interna.
Vi sono sepolti: A. Landucci, A. Lomellini, A. Oliva, Carlo Verardi, D'Estouteville, Enrico Noris, F. Fagiolli Cozza, G. Bonanunzio, G. Zonca, Girolamo Veralli, P. Grifi, Renato Imperiali
La facciata che ricorda quella di S. Maria del Popolo è un tipico esempio di architettura rinascimentale romana. E' preceduta da un’ampia scalinata e presenta due ordini con timpano triangolare. Nell'ordine inferiore ai lati di un grande portale ci sono due portali minori sovrastati da due finestre tonde. L’interno è diviso in tre navate con volta a crociera e presenta cinque cappelle per parte. Accanto alla porta centrale troviamo la "Madonna del Parto" di Jacopo Sansovino del 1518. Numerosissimi ex-voto appesi alle pareti testimoniano la devozione nei suoi confronti dei romani. Nella cappella della Madonna dei Pellegrini (prima cappella a sinistra) si trova il celebre dipinto della "Madonna dei Pellegrini" del Caravaggio eseguito nel 1604, uno dei massimi capolavori dell’artista che suscitò scandalo per il suo carattere sconveniente. Il terzo pilastro di sinistra della navata centrale è decorato con un affresco del 1512 di Raffaello raffigurante il "Profeta Isaia". Sotto vi è il gruppo scultoreo "S. Anna, la Vergine e il Bambino" di Andrea Sansovino. Sull'altare maggiore, realizzato con colonne di marino nero su disegno del Bernini nel 1627, è collocata la preziosa "Vergine con Bambino" opera del XIV secolo proveniente dalla chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli. Il tabernacolo è intarsiato di pietre preziose delle Indie. Nella cappella a sinistra (di S. Monica) vi è sepolta Santa Monica, madre di S. Agostino, le cui reliquie sono conservate nell’urna di marmo verde sotto la mensa d’altare. Sull’altare della cappella del transetto destro dedicata a S. Agostino vi è la pala raffigurante "Sant'Agostino, Giovanni Evangelista e Girolamo" del Guercino (1591-1666). A destra della chiesa si estende il convento degli Agostiniani, ricostruito su di un precedente convento seicentesco dal Vanvitelli.
(Pittore) con la pala d'altare "Sant'Agostino, san Giovanni Battista e san Paolo primo eremita" databile nel periodo 1637 - 1638 posta sull’altare della cappella del transetto destro dedicata a S. Agostino
(Pittore) con i dipinti alle pareti della cappella Bongiovanni "Annunciazione", "Visione di sant'Agostino", "Sant'Agostino trionfa sull'eresia", "Sant'Agostino lava i piedi di Cristo nelle vesti di pellegrino", "San Guglielmo d'Aquitania assistito dalla Madonna" e con l' affresco, nella cappella Bongiovanni, "San Carlo Borromeo in gloria" databile nel periodo 1600 - 1647
(Pittore) con il celebre dipinto "Madonna dei Pellegrini o di Loreto" eseguito nel 1604 e posto nell'omonima cappella. Uno dei massimi capolavori dell’artista che suscitò scandalo per il suo carattere sconveniente Ingrandisci la foto
D'Estouteville (Cardinale) commissionò la ricostruzione della chiesa a Jacopo di Pietrasanta nel 1479.
Presero parte alla realizzazione
Jacomo di Cristoforo Da Pietrasanta (Architetto) progettò e costruì la chiesa attuale a partire dal 1479 su commissione del cardinale d’Estouteville e portò a termine i lavori nel 1483.
(Architetto) tra il 1756 e il 1761 restaurò la chiesa trasformando radicalmente l'interno, demolendo la cupola rinascimentale e abbassando il campanile quattrocentesco. Contestualmente ricostruì il convento e progettò l'annessa sagrestia
Carlo Murena (Architetto) realizzò la sacrestia settecentesca su progetto del Vanvitelli.
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