Si trova all'inizio del Viale di Trastevere.
Fu costruita tra il 1123 e il 1129 dal cardinale Giovanni da Crema, che fece interrare la basilica originaria, anteriore al 499, ancora visibile nei sotterranei della chiesa attuale assieme ad alcuni degli affreschi che ne decoravano le pareti e l’abside.
Fu restaurata da Gian Battista Soria tra il 1620 e il 1626 per conto del cardinale Scipione Borghese.
Rifece il portico riutilizzando le stesse colonne in granito di quello medievale, mentre lasciò praticamente intatto il massiccio campanile romanico del 1124, cui aggiunse solo il coronamento cuspidale.
Vi sono sepolti:
Anna Maria Taigi, Fausto Poli, Gaudenzo Poli, Giacomo Millo
Nonostante le trasformazioni secentesche l’impianto del XII secolo non ha subito sostanziali mutamenti.
La semplice facciata è preceduta da un ampio portico con quattro colonne di granito tra due corpi laterali a lesene.
Anche internamente gli interventi del Soria furono piuttosto limitati. Egli conservò l’impianto basilicale medievale a tre navate scandite da ventidue colonne antiche in granito con capitelli di stucco, il bel pavimento cosmatesco e l’abside con lo splendido mosaico di Pietro Cavallini, raffigurante la Vergine col Bambino tra i santi Crisogono e Giacomo.
Nel soffitto seicentesco, ligneo a cassettoni, a grandi lacunari intagliati e dorati, è posto una copia del dipinto "Trionfo di San Crisogono" del Guercino.
È invece opera del Bernini la Cappella del Santissimo Sacramento, in cima alla navata destra, decorata con interessanti opere scultoree realizzate dai suoi stessi allievi.