E' una chiesa medievale posta nel rione Ripa.
Ingloba i resti di tre templi del Foro Olitorio, risalenti all’età repubblicana e riedificati nel I secolo d.C., trasformati in prigione durante il Medioevo (di qui il nome "in carcere").
A nord si trovava il Tempio della Speranza, eretto dopo la prima guerra punica, otto colonne del quale risultano inserite nel fianco destro della chiesa, interrotte da un bel portale gotico; in mezzo si ergeva il Tempio di Giunone Sospita, di cui furono utilizzate due colonne per la facciata, realizzata nel 1599 da Giacomo Della Porta; a sud infine era posizionato il terzo Tempio, probabilmente dedicato a Giano e risalente al 260 a.C., della cui esistenza restano a testimonianza le sei colonne in travertino incorporate nel fianco sinistro dell’edificio attuale.
Ulteriormente restaurata e decorata durante il pontificato di papa Pio IX nel 1865, fu liberata nel 1932 dai fabbricati che le erano addossati, così da mettere in luce i resti degli antichi templi circostanti.
Vi sono sepolti:
Giovanni Battista Rezzonico, Pietro Vidoni
Essendo il risultato della sovrapposizione di edifici di epoche e di stili diversi, presenta elementi architettonici delle epoche più disparate.
Anche per il campanile tardo-romanico venne a sua volta sfruttata una preesistente torre di difesa, eretta a controllo della zona da una delle potenti famiglie romane all’inizio del Medioevo.
L’interno, a pianta basilicale, possiede anch’esso colonne e capitelli di reimpiego e mostra nelle pareti laterali alcune delle strutture dei templi visibili anche dall’esterno.
Le tre navate sono divise da quattordici colonne, diverse per materiale e per dimensioni, tutte provenienti dagli antichi templi.
Fra le numerose opere pittoriche conservate, meritano d’essere citati gli affreschi, opera di Giovanni Baglione, che adornano la Cappella Aldobrandini, nonché la frammentaria Madonna con Bambino di Antoniazzo Romano del 1470 circa, la "Trinità ed Angeli" del Guercino e l'"Ascensione" di Lorenzo Costa.