E' situata nella famosa via Veneto nei pressi di Palazzo Barberini.
La chiesa, detta "dei Cappuccini", fu eretta da Antonio Casoni tra il 1626 e il 1630 su commissione di papa Urbano VIII, in onore di suo fratello il cardinale Antonio Barberini, che faceva parte dell'ordine dei Cappuccini, la cui tomba si trova di fronte all'altare maggiore.
Vi sono sepolti:
Alessandro Sobieski, C. Guidotti, Camillo Rusconi, Crispino da Bergamo, F. Passeri, G. Bertolini, Gabriele Valvassori, Giovanni Freiherr von Goess, W. Ciakoski
La notorietà di questa chiesa è dovuta soprattutto alle sue cinque cappelle sotterranee in cui è ospitato il cosiddetto Cimitero dei Cappuccini: qui le pareti sono ricoperte da teschi ed ossa di circa 4000 frati cappuccini in modo da formare, in un macabro virtuosismo decorativo, ghirlande, festoni e capitelli.
L'interno della chiesa è ad una sola navata, con cinque cappelle per lato e ospita alcuni capolavori pittorici come il San Michele arcangelo di Guido Reni oltre ad altri celebri dipinti del Domenichino e di Gherardo Delle Notti.
Ospita il museo della Provincia Romana dei Frati Minori Cappuccini. Un percorso museale che si inserisce all’interno di un progetto di riqualificazione dell’intero complesso conventuale e della Chiesa di Santa Maria della Concezione, che attraverso opere d’arte di grande pregio, paramenti liturgici di preziosa fattura, antichi testi manoscritti e semplici oggetti di uso quotidiano, mette in luce la spiritualità di un Ordine religioso basato su un intenso misticismo, un semplice e sobrio stile di vita, una costante vicinanza al popolo e un forte e dolce spirito di fraternità.
Eccezionalmente esposta l’opera di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio “San Francesco in meditazione”.
Le otto sale del museo, ricavate all’interno del Convento, mostrano altrettante sezioni che risalgono alle origini del luogo, ne ripercorrono la storia e presentano la vita di coloro che s’ispirano alle testimonianze esemplari dei Santi cappuccini.
L’ultima sezione del museo introduce al luogo conclusivo e di grande suggestione che chiude la visita del percorso: la Cripta-Cimitero. Opera d’arte singolare, realizzata nella prima metà del 1700, la Cripta nacque dall’esigenza pratica di fare posto ai nuovi defunti nel piccolo cimitero del convento e quindi trovare una giusta collocazione per le ossa dei frati riesumati.